Come riconoscere i tarli cerambicidi

I Cerambicidi sono una famiglia di insetti, appartenenti all’ordine dei Coleotteri.
L’aspetto molto caratteristico dei tarli cerambicidi adulti li rende facilmente riconoscibili:
- dimensioni notevoli, se confrontati con i tarli Anobidi e ancor più con i tarli Lictidi. Presentano, infatti, un corpo allungato, tendenzialmente scuro, che va da 1 ad alcuni cm di lunghezza;
- capo ben visibile rispetto al dorso, che si caratterizza per la presenza di lunghe antenne portate all’indietro (con 11-12 articoli), simili a quelle dei capricorni. Da questa particolarità ne è derivato il nome di “capricorni” o “longicorni”, con cui spesso vengono identificati.
La pupa dei tarli cerambicidi è molto simile al cerambicide adulto, ma, a differenza di quest’ultimo, è completamente bianca e ricoperta da una cuticola. Presenta ali e zampe ripiegate in avanti, e le antenne, molto lunghe, avvolte a spirale.
L’impupamento avviene all’interno di una camera scavata sotto la corteccia e la durata della sua fase è di circa un mese.

Le larve dei tarli cerambicidi sono bianche e carnose, mentre la testa tende ad essere di colore arancio con una zona boccale nera.
Il corpo è a sezione ovale, con il capo infossato nel torace, che presenta segmenti più larghi e sviluppati di quelli dell’addome.
Sia il pronoto che l’addome hanno sviluppato dei cuscinetti carnosi su ciascun segmento, al fine di consentire l’avanzamento delle larve nelle gallerie, grazie all’alternanza di rigonfiamento e sgonfiamento delle parti. Di contro, le zampe sono scarsamente sviluppate.
Le larve presentano un apparato boccale masticatore, con mandibola a forma di scalpello, grazie al quale si alimentano del legno, triturandolo: è in questa fase evolutiva dell’insetto, che si verificano i danni maggiori.
Tendono ad attaccare svariati tipi di legno, travi e mobili, ma non legno più vecchio di 100 anni, in quanto il loro apparato non presenta enzimi adatti per digerirlo.
Come si manifestano i tarli del legno più pericolosi
I cerambicidi sono considerati i tarli del legno più pericolosi, in quanto le notevoli dimensioni delle loro larve consentono di scavare gallerie nel legno con un diametro anche di 1 cm, in diverse direzioni, riducendo il legno ad un ammasso di polvere, costituita dal rosume che riempie le gallerie, e limitando la capacità portante e la resistenza meccanica delle strutture lignee.
Inoltre, è la famiglia di tarli più prolifica, poiché le femmine depositano un numero di uova (anche centinaia) nettamente superiore rispetto agli altri tarli, e in luoghi più estesi, in quanto gli adulti sono ottimi volatori, favorendo, così, lo sviluppo dell’infestazione in corso su più manufatti e strutture.
La pericolosità dei tarli cerambicidi è data anche dal fatto che possono essere in grado di tenere nascosta la loro presenza: durante l'opera di scavo, che dura per lunghi anni, infatti, possono mantenere un leggero strato di legno integro all’esterno.
Ma allora come facciamo ad accorgerci che il nostro legno è stato infestato dai tarli?
La manifestazione della presenza in atto di un attacco da cerambicidi è data da:
- rumore prodotto dalle larve, che, durante la loro attività di scavo, grattano ritmicamente il legno per nutrirsene, mediante il loro apparato boccale. Risulta, però, difficile localizzare le larve in maniera esatta, mediante il rumore prodotto, ma è possibile solo individuare un’area di riferimento
- presenza di rosume, costituita da una massa farinosa e giallastra o color crema, che occupa l’intera sezione delle gallerie
- fori di sfarfallamento molto evidenti di forma ovale, sulla superficie del manufatto infestato.
I tarli Cerambicidi più diffusi
La famiglia dei cerambicidi è costituita da molte specie di tarli; tra queste, solo alcune attaccano il legno costituente strutture edili, mobili o opere d’arte, come:
Guarda il video di approfondimento e scopri di più sui tarli cerambicidi
Per prevenire eventuali attacchi da parte dei tarli Cerambicidi, è sufficiente trattare il legno da mettere in opera con insetticidi preservanti e protettivi a base di piretro. Nel caso in cui, invece, l’attacco avvenga su travi e capriate già in opera, è necessario intervenire con trattamenti curativi, che siano in grado di eliminare i tarli in qualunque stadio vitale essi si trovino (uova, larve pupe e adulti), come il trattamento antitarlo Calore PROtection.