
Capire se il legno è stato infestato dai tarli non è un’operazione molto difficile: è sufficiente, infatti, porre attenzione a particolari eventi che possono verificarsi e che ci aiutano a comprendere se il tarlo del legno ha fatto irruzione nei nostri ambienti.
Il cosiddetto esame visivo ha lo scopo di individuare e localizzare i segni di alterazione lignea, che possono essere stati provocati dai tarli. Può essere effettuato sia ad occhio nudo, in quanto i danni provocati dai tarli sono generalmente ben visibili, oppure con l'ausilio di lenti d'ingrandimento.
Ecco una breve guida per scoprire e riconoscere i tarli del legno.

Rosume o segatura del legno
Si tratta di polverina finissima, ammucchiata in prossimità dei mobili infestati, o all'interno di essi, come in cassettiere, armadi, credenze, o sul pavimento, in direzione di travi e tetti.
Il rosume non è altro che segatura di legno, prodotta dai tarli, nel corso della loro opera di scavo, e, una volta adulti, lo spingono esternamente, durante la fase di sfarfallamento, in concomitanza della quale producono dei forellini sulle superfici del legno.
La presenza di rosume indica che l'infestazione da parte dei tarli è in atto.
La diversa consistenza del rosume rinvenuto, può aiutare a comprendere quale tipo di tarlo abbia infestato le nostre travi o i nostri mobili.

Fori di sfarfallamento
I fori di sfarfallamento sono generalmente l’indizio più diffuso, grazie al quale si scopre di avere il legno infestato dai tarli.
Si tratta di buchini ben visibili, praticati dal tarlo adulto, sulle superfici del legno, durante la fase di sfarfallamento.
Non sono altro che le terminazioni delle gallerie (lunghe anche 10 cm) realizzate dalle larve all'interno del legno, ove il tarlo divenuto adulto, nella fase finale del suo ciclo riproduttivo, sfarfalla con lo scopo di accoppiarsi e deporre nuove uova.
Le differenti dimensioni e forme (tondeggianti o ovali) dei fori indicano il tipo di tarlo che ha infestato il nostro manufatto.

Rumore di rosicchiamento o ticchettio
Spesso ci si può accorgere della presenza di tarli, a causa di un rumore simile a rosicchiamento o ticchettio, proveniente dal legno.
Non tutti i tarli, però, producono rumore nel legno, ma solo i:
- tarli Cerambicidi, le cui larve generano il suono di rosicchiamento, durante la loro opera di scavo del legno,
- i Grandi Anobidi, detti Orologi della morte, i quali emettono un suono simile al ticchettio di un orologio, come richiamo sessuale.
Questo non rappresenta un indizio, se è in corso un’infestazione da tarli Anobidi o Lictidi, in quanto, durante tutte le fasi del loro ciclo biologico, non producono alcun rumore.

Ritrovamento di tarli adulti
Non è raro, ritrovare i tarli adulti sfarfallati dal legno. È possibile, infatti, rinvenire carcasse di tarli, che hanno esaurito il loro ciclo vitale, o mentre volano, per spostarsi da un manufatto all’altro, con lo scopo di trovare un posto a loro congeniale per deporre le uova.
È importante ricordare che il tarlo adulto è giunto ormai al termine del suo ciclo riproduttivo, e vive in questo stadio solo per alcune settimane.
Ciò significa che il danno all’interno di travi o mobili è già avvenuto e potrebbero aver già depositato le uova, per cui una nuova generazione infestante di tarli è già attiva.
Eliminare i soli tarli adulti, purtroppo, non è, dunque, un metodo sufficiente per assicurare la difesa e la protezione del legno.
È necessario, infatti, affrontare il problema alla radice, accertandosi di eliminare anche uova e larve di tarli, con metodi professionali, certificati e definitivi, come il Calore PROtection per il trattamento di travi e tetti in legno, e Microonde PROtection per la disinfestazione di mobili antichi.
Altri elementi sospetti
Atri segnali, che potrebbero rappresentare un campanello d'allarme di infestazione da tarli in corso, sono:
- erosioni più o meno superficiali e gallerie, provocate dalle larve dei tarli. Le gallerie possono rendere il legno spugnoso, riducendone notevolmente la resistenza meccanica;
- possibili cedimenti, anche lievi, di travi o tavolati vicini alle murature;
- eventuali avvallamenti o rigonfiamenti sospetti sulle superfici lignee;
- rinvenimento di larve.
Quali aree sottoporre ad osservazione e ispezione?
L'esame visivo va effettuato in prossimità delle aree ove presenti manufatti in legno e sui manufatti stessi.
I mobili, essendo oggetti movibili, possono essere osservati in tutte le loro parti. Particolarmente importante è analizzare, oltre le superfici a vista, anche e soprattutto quelle che compongono il retro del manufatto, in quanto generalmente realizzate con legni più teneri.
Nel caso, invece, di strutture lignee, vanno ispezionati:
- testate delle travi, specie se annegate nel muro,
- superfici delle travi, in particolare nelle aree ove presenti residui di corteccia,
- punti di contatto tra legno e metallo, o con altre strutture lignee o murarie,
- punti di giuntura tra le tavole,
- punti in cui precedentemente sono state effettuate parziali sostituzioni lignee,
- aree in cui si notano anomalie o materiali sospetti, come presenza di rosume e granuli polverosi, avvallamenti o rigonfiamenti,
- aree poco aerate,
- intercapedini tra tetto e soffitto,
- corrispondenza sul pavimento, per individuare mucchietti di rosume o larve e adulti caduti dal soffitto.